Radiodiagnostica convenzionale

La radiologia convenzionale fornisce unicamente immagini dello scheletro. Di conseguenza il suo potere diagnostico è limitato alle patologie primitivamente ossee e a tutte quelle patologie che si manifestano indirettamente determinando delle modificazioni dell’osso. Tuttavia, essendo una metodica di facile esecuzione e di basso costo, permette di dare importanti indicazioni di base su molte patologie che potranno essere successivamente approfondite tramite esami più specifici e sofisticati. Oggigiorno il principale campo di utilizzo della radiografia è quello della diagnosi medica. Tra gli esami più comuni, lo studio dell’apparato scheletrico, che grazie alla sua densità, appare molto chiaro nell’immagine. Il suo utilizzo in ortopedia è comune per diagnosi di fratture delle ossa, lussazioni, artrosi controlli post-operatori e di patologie a carico della colonna vertebrale. La radiografia del torace è ampiamente utilizzata per l’esame dei campi polmonari e delle strutture mediastiniche come il cuore e l’arco aortico. Anche gli organi addominali vengono studiati con la radiografia, spesso facendo uso dei mezzi di contrasto per esaltare l’immagine dell’organo da esaminare.

Mammografia

La mammografia è un esame utilizzato come strumento diagnostico per identificare eventuali anomalie presenti nel seno. È consigliato come esame di screening almeno ogni due anni in donne senza pregressi stati tumorali e ogni anno in donne con familiarità o pregresso tumore al seno.

Si esegue tramite mammografo che prevede la compressione del seno in maniera tale da migliorare l’immagine tramite riduzione dello spessore del tessuto attraversato da raggi X, diminuita diffusione della radiazione, della dose di radiazione e di artefatti. Deodoranti, talco o lozioni possono sembrare delle calcificazioni, se viste ai raggi X, quindi le donne sono invitate ad evitare il loro utilizzo nel giorno dell’esame.

Diagnostica endoscopica multidisciplinare

L’endoscopia utilizza specifici strumenti (endoscopi) costituiti da un piccolo tubo flessibile al cui interno vi sono sottilissime fibre ottiche, che vengono inseriti nel corpo attraverso le cavità naturali: la bocca o l’ano, a seconda della zona da esplorare. Gli esami più comunemente eseguiti con questa tecnica sono la gastroscopia per studiare esofago, stomaco e duodeno, e la colonscopia per visualizzare l’intestino.

La rettoscopia è utile per osservare le mucose del retto mentre la colonscopia è l’esame del colon e del retto, effettuabili con anestesia ove necessario.

La fibroscopia del tubo digerente superiore include esofagogastroduodenoscopia dell’esofago, dello stomaco del duodeno e quella del tubo digerente inferiore detta colonscopia dell’intestino crasso, permette di individuare eventuali infiammazioni, ulcere e altre lesioni.

Ecografia Vescicale

L’ecografia vescicale permette di valutare le dimensioni della vescica e di escludere la presenza di calcoli,neoplasie, polipi e diverticoli. Si esegue posizionando la sonda sulle zone d’interesse diagnostico; si effettua a vescica piena, infatti si consiglia di bere almeno un litro d’acqua un’ora prima dell’esame.

Ecografia Tiroidea

L’ecografia della tiroide è un esame diagnostico che ci permette di valutare la morfologia di questa ghiandola; si basa sulla differente capacità dei tessuti di riflettere gli ultrasuoni emessi da una sonda elettrica; lo stesso apparecchio è in grado di registrare l’intensità delle onde riflesse, convertendole in segnali elettrici e ricostruendo in tempo reale l’aspetto anatomico della tiroide. E’ un’ esame indolore che prevede il posizionamento di una sonda che viene fatta scorrere lungo la regione anteriore del collo posizionato in iperestensione. Tutto ciò è utile per rilevare il volume della ghiandola, la presenza di processi infiammatori, l’ eventuale presenza e caratteristiche dei noduli. Attraverso la tecnica doppler all’ecografia riusciamo a determinare anche la vascolarizzazione di essa o dei noduli per avere informazioni circa la funzionalità ed il metabolismo.

Ecografia Renale

L’ecografia renale permette di determinare la morfologia e le dimensioni dei reni per escludere la presenza di calcoli o neoplasie. Si esegue posizionando la sonda in corrispondenza delle logge renali, dopo aver applicato il gel; preceduta da un digiuno di almeno 8 ore.

Ecografia Surreni

Le ghiandole surrenali si trovano sopra i reni, e svolgono funzioni in merito alle risposte acute ad eventi stressanti, e controllano lo sviluppo dei caratteri sessuali e nella regolazione della pressione. L’Ecografia del surreni è  un’indagine che offre un contributo diagnostico in modo particolare  in età pediatrica ed in età adulta quando le ghiandole si ingrossano; poiché  in condizioni non patologiche non risultano visibili attraverso l’ecografia. Infatti l’ecografia ha il ruolo di escludere la presenza di masse surrenaliche e distinguere le lesioni solide o cistiche,quindi neoplasie o iperplasie.  Si può eseguire avendo un digiuno assoluto di almeno 8 ore, e nei giorni precedenti l’esame evitare cibi poveri di fibre per ridurrei gas intestinali.

Ecografia Prostatica

Con un’ecografia prostatica il medico può indagare le dimensioni e la morfologia della ghiandola, ricercando lesioni o formazioni anomale. L’ecografia della prostata è un esame diagnostico finalizzato alla visione indiretta di questa ghiandola, che arricchisce il liquido seminale di importanti componenti. A tale scopo viene impiegata una sonda metallica che posta nelle adiacenze della prostata, emette delle onde sonore ad alta frequenza, che vengono variamente riflesse dai tessuti circostanti. Captando l’intensità degli ultrasuoni riflessi e trasformandoli in segnali elettrici prima ed in immagini poi, la sonda ecografica consente, con l’ausilio di un elaboratore informatico, di riprodurre sull’apposito schermo immagini della prostata.

Ecografia Pelvica

L’ecografia pelvica permette di prendere in considerazione alcuni organi pelvici, come ad esempio utero, tube, vescica, ovaie e lo spazio di Douglas fra utero e parete rettale. Con questo esame si concentra l’attenzione sugli aspetti fisiologici dell’apparato genitale femminile, sul suo funzionamento in caso di disturbi come il flusso mestruale irregolare, sugli eventuali dolori alla parte bassa dell’addome e sulle patologie, quali fibromi, cisti ovariche e iperplasia, sia di carattere benigno che maligno. L’ecografia pelvica permette anche di studiare la parte esterna dell’utero, per diagnosticare fibromi uterini chiamati anche miomi, e la porzione interna per patologie fastidiose come l’endometriosi. Attraverso un’ecografia pelvica si possono anche verificare gli esiti di terapie o interventi chirurgici, le possibili malformazioni o posizioni anomale dell’utero, ed è inoltre un’indagine chiave nei trattamenti per la fertilità.

Ecografia Mammaria

L’ecografia mammaria è un’indagine strumentale semplice e priva di rischio che utilizza ultrasuoni a bassa frequenza ed alta intensità. La sonda che emette gli ultrasuoni viene passata sul seno, cosparso di un sottile strato di gel acquoso che consente di visualizzare le immagini..

Gli ultrasuoni emessi dalla sonda sono riflessi in maniera diversa a seconda del tipo di tessuto consentendo di individuare formazioni patologiche e distinguere la natura liquida o solida.

L”ecografia mammaria non è un’alternativa alla mammografia i due esami sono complementari. L’esame non richiede alcuna preparazione da parte del paziente.