Le percentuali di successo possono essere influenzate dalla qualità degli spermatozoi, dalla qualità degli ovociti, dall’età della paziente, dalle condizioni uterine, dallo stato immunologico della paziente e dalla professionalità degli operatori della PMA.
L’ età della paziente
La fertilità della donna diminuisce progressivamente con l’età e significativamente dopo di 38 anni, per la diminuita risposta e riserva ovarica, il ridotto indice di fertilizzazione, la scarsa qualità degli oociti, l’aumento di anomalie genetiche, di stress ossidativo e di aborti. Si ritiene che dopo i 38 anni la percentuale di gravidanza ottenuta con la PMA sia ridotta fino a 1/3 rispetto alle pazienti più giovani, mentre aumenta fino a 3 volte la probabilità di aborto. Per questi motivi molti Centri pongono intorno ai quarant’anni il limite per l’ammissione della paziente al programma.
Condizioni seminali
Un seme povero in quantità e qualità di spermatozoi diminuisce la percentuale di fertilizzazione nella FIV; in questi casi bisogna eseguire la lCSI con tassi di fertilizzazione variabili.
Condizione uterina
La presenza di patologia uterina come malformazioni, fibromi, polipi, sinechie, ostacoli il successo del programma.
Condizione ovarica
E’ necessario che almeno un ovaio sia funzionante e risponda bene alla stimolazione.
Condizioni immunitarie
Stati immunitari particolari, anche clinicamente silenti, possono ostacolare l’impianto e lo sviluppo dei pre-embrioni.
Condizioni infettive
Diverse affezioni infettive, spesso silenti, interessanti gli organi riproduttivi possono essere deleteri per il successo della PMA.